Dalla salute, alla sanità, all’economia, gli effetti del virus si propagano più di quanto immagini.

Progetto senza titolo

Paolo Molinaro

Presidente di Aipem

Riflessioni (e numeri) a margine della campagna regionale anti-influenzale

Ogni autunno, puntuale come l’ora legale, arriva anche lei: l’influenza. Un appuntamento che tendiamo a considerare inevitabile, quasi fisiologico, ma che in realtà produce ogni anno un impatto rilevante – sulla salute, sull’organizzazione delle aziende e persino sull’economia del Paese.

Non è un caso de la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di rilanciare una grande campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione anti-influenzale, e se Aipem ha avuto il privilegio di affiancarla nella progettazione e nella diffusione del messaggio.

Il costo (spesso nascosto) dell’influenza

Ogni anno, l’influenza stagionale esercita un triplice impatto che si riflette non solo sulla salute delle persone, ma anche sul sistema sanitario e sull’economia del Paese.

Ecco come:

  • Sul benessere delle persone: secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità tra i 7 e i 14 milioni di italiani vengono colpiti ogni anno dall’influenza stagionale. Febbre, dolori e spossatezza costringono milioni di persone a casa, con un inevitabile calo della qualità della vita e della produttività personale.

  • Sui costi per la sanità: ogni episodio influenzale genera un aumento della domanda di cure, farmaci e visite mediche, con conseguenti costi diretti a carico del sistema sanitario nazionale.

  • Sull’economia e sul mondo del lavoro: l’effetto è immediato. Nei periodi di picco fino al 15% della forza lavoro può essere assente, con una perdita media di 5-7 giorni per dipendente. Confindustria stima che, sommando costi diretti (malattia, cure, farmaci) e indiretti (assenze, calo di produttività, ritardi nei processi), l’impatto complessivo superi 1,5 miliardi di euro all’anno.

Le imprese come prima linea di difesa

Ecco perché parlare di prevenzione non significa solo occuparsi di sanità, ma anche di competitività.

Un’azienda che promuove la vaccinazione o l’informazione interna sulla prevenzione tutela la salute del proprio personale e protegge la continuità produttiva.

Le grandi imprese lo sanno da tempo, ma il tema riguarda soprattutto le PMI, dove la temporanea assenza di poche persone può bloccare processi chiave.

Per questo aderire alle campagne promosse dalle istituzioni è un segno di responsabilità e una forma moderna di welfare aziendale.

Investire sulla salute è oggi una delle strategie più concrete per aumentare efficienza, coesione e reputazione.

La comunicazione come leva di prevenzione

Ogni campagna di sensibilizzazione vive di un equilibrio delicato: deve informare, ma anche motivare.

Deve parlare alla Regione, ma anche al cuore.

La sfida, per Aipem, è stata proprio questa: tradurre un messaggio sanitario in un racconto di responsabilità condivisa, capace di unire cittadini, famiglie, operatori e imprese.

L’idea guida è semplice: la prevenzione è un gesto individuale che genera un beneficio collettivo.

Un vaccino, un’informazione corretta, un piccolo atto di consapevolezza – moltiplicati per migliaia di persone – diventano un investimento per l’intera comunità.

Un valore che si misura (anche in numeri)

Nei Paesi del Nord Europa, dove la copertura vaccinale supera il 75%, le stagioni influenzali hanno un impatto molto più contenuto sulla produttività e sulla spesa sanitaria.

In Italia, la media si ferma intorno al 53%.

Colmare quel divario significherebbe risparmiare centinaia di milioni di euro ogni anno, liberando risorse per servizi, ricerca e innovazione.

È la dimostrazione che la cultura della prevenzione è anche una politica economica intelligente: riduce i costi, aumenta il benessere e rafforza il captale umano, il vero motore della crescita.

Prevenire è comunicare bene

La campagna regionale anti-influenzale, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e realizzata con il supporto creativo di Aipem, nasce da questa visione: unire salute pubblica e responsabilità sociale, in un racconto che parla a tutti.

Perché in fondo, comunicare bene significa anche questo: dare forza alle buone abitudini, trasformando la consapevolezza in azione.

E ricordare che ogni gesto di prevenzione – piccolo, quotidiano, personale – è già una forma di sviluppo sostenibile.

E se la prossima campagna di cui tutti parlano fosse la tua?

Con Aipem, idee, dati e creatività diventano risultati concreti.

👉 Contattaci per costruirla insieme.

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