I bambini imparano le lingue usandole. Poi viene la grammatica, la sintattica, l’ortografia e i segni con le matite rosse e blu.
Ma si parte sempre da un dato incontrovertibile: che una cosa la si impara utilizzandola.
La stessa cosa accade per la digitalizzazione: un tema del quale si sente parlare quotidianamente, ma che ancora resta oscuro per la maggior parte di noi. Nelle nostre case sempre più spesso si vede lumeggiare l’occhio azzurro di Alexa, che impariamo ad utilizzare, spesso al minimo delle sue potenzialità, anche senza conoscere gli algoritmi che la fanno rispondere ai nostri comandi. E va bene così.
Per chi fa il mestiere dell’imprenditore serve esplorare anche il lato oscuro della medaglia. Ovvero imparare i meccanismi che muovono il digitale e, fra questi, l’intelligenza artificiale.
Dal punto di vista dell’approccio è come quando si inizia ad imparare una lingua: sembra una montagna insormontabile, fatta di regole, declinazioni, accenti, tentativi e fallimenti… Non se ne esce!
Spesso perché manca qualcuno che, armato di pazienza e di esperienza ci conduca verso la luce.
E, in particolare, sappia analizzare con noi la nostra situazione, elaborare una strategia e proporci un progetto di apprendimento prima, e di utilizzo efficace, poi. Resta il fatto che la crescita della presenza digitale nella nostra vita quotidiana (a casa e sul lavoro) è in aumento vertiginoso.
Neppure ce ne accorgiamo di quanto sia pervasiva. Perché è, spesso, già parte della nostra vita. Però l’utilizzo che ne facciamo è ancora troppo spesso limitato e non finalizzato all’unico obiettivo: quello di una crescita reale e caratterizzante messa pienamente a disposizione della nostra azienda.
Troppo spesso, invece, continuiamo ad assomigliare agli adulti che cercano di imparare una lingua sottoponendosi a estenuanti sedute di conversazione o visione di film stranieri senza, però, portarsi a casa nulla di evolutivo.
La trasformazione digitale per le nostre aziende ha bisogno di un percorso specifico: i dati per poter cambiare radicalmente il nostro modo di fare impresa già ci sono, dobbiamo creare il modo di renderli disponibili al nostro progetto d’impresa.
Abbiamo cioè bisogno di qualcuno di esperto che ci prenda per mano e ci accompagni nel percorso di apprendimento, elaborando insieme un progetto che sia funzionale al nostro business.
Transitare al digitale ci fa sentire smarriti? Ricordiamoci del problema di una nuova lingua da imparare: i bambini si inventano un modo per acquisirla e per servirsene. Alla nostra impresa, ugualmente, serve un percorso per far sì che il digitale diventi uno strumento per migliorare, potenziare e amplificare quello che facciamo.
In conclusione: la transizione al digitale è una delle maggiori opportunità che le aziende hanno in questo momento per crescere ed essere competitive. Attraverso il suo utilizzo possono organizzare meglio il proprio lavoro, massimizzare il rapporto e l’esperienza del cliente, facilitare i processi e, soprattutto, aumentare una visibilità profilata ed efficace ed incrementare i proventi aziendali.
Imparare a servirsene è una necessità.
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