Draghi: "resilienza, creatività, innovazione". aipem c'È.

Paolo Molinaro

Paolo Molinaro  

Fondatore e CEO di Aipem

 Un piano epocale per la nazione: Aipem c’è.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi presentando il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha parlato di un piano epocale per la nazione. Un programma che valorizzando la creatività e l’immaginazione italiana sia in grado di connetterli a progettualità e concretezza per riportare il paese sulla strada dello sviluppo.

L’Italia dunque si trova davanti ad una delle più importanti occasioni della sua storia repubblicana, davvero un piano epocale per la nazione. Un’opportunità che ha un nome (Next Generation EU) un cognome (Recovery Found) e soprattutto un importo: 221,5 miliardi di euro a disposizione per rimettere in pista lo sviluppo nazionale. Il PNRR è strutturato in sei missioni e 16 componenti e prevede ben 41,55 miliardi per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività e la cultura (digitale e no).

Inoltre il governo si è posto degli obiettivi davvero ambiziosi restringendo il campo della verifica a pochi anni: entro il 2026 vuole spingere l’acceleratore della digitalizzazione nazionale rafforzando le conoscenze di tutti i cittadini e stimolando gli investimenti delle imprese in tecnologie e competenze digitali.

Ultimi nel digitale? Adesso basta. 

Sappiamo che l’Italia, nel rapporto con il digitale, a livello europeo è in una posizione a dir poco scomoda: quart’ultima davanti a Grecia, Bulgaria e Romania. Significa che lo sforzo da produrre è notevole, e i tempi per farlo particolarmente ristretti. Ma la posta in gioco è altrettanto elevata: si parla della possibilità di essere ancora competitivi su mercati che il Covid ha radicalmente cambiato.

Per un’impresa di qualsiasi dimensione oggi non avere competenze digitali, non saper comunicare da remoto, non essere in grado di strutturare le proprie offerte attraverso la lettura di dati e l’organizzazione di strategie di marketing digitale è una condanna a tempo determinato.

Live streaming marketing e digitale per ripartire.

In questo panorama la comunicazione e le sue forme digitali, e il live streaming in particolare, assumono un’importanza strategica: senza di essi non si raggiungono i mercati, non vi si entra e, soprattutto, non si fanno affari. Recentemente Aipem, in collaborazione con l’Istituto Quaeris di Treviso, ha realizzato una ricerca intitolandola “Quali nuove frontiere per le PMI con il digital marketing al tempo del Covid 19”. Ne è uscito un quadro a tinte varie: qualche sprazzo di luce, ma anche tante ombre.

Il documento prodotto non si è però rivelato solo una ricerca, ma anche uno strumento di autodiagnosi per le aziende che vogliono capire quale sia la loro posizione rispetto la digitale e quale la strada da compiere per riaffermare la propria competitività.

Per cui, leggendo la ricerca, è interessante sapere che l’11,1% delle aziende nel corso dell’anno di pandemia è riuscita a incrementare il proprio giro d’affari, addirittura in modo consistente per nel 7,9% delle realtà imprenditoriali. Ma i dati dirimenti sono quelli che riguardano la progettualità. Da essi si evince che il 48,4% delle aziende non ha ancora sviluppato piani strutturati di digitalizzazione con quasi il 10% che è, addirittura, completamente immobile.

Una ricerca rivolta a tutti.

La ricerca realizzata da Aipem sulle aziende del Nordest mette in luce una situazione complessa, con tantissime aziende consapevoli della necessità di avviare una transizione digitale, ma ancora senza progetti, conoscenze o competenze per poterlo fare. È per questo che l’agenzia udinese suggerisce di utilizzare le dodici domande della ricerca come un test di autodiagnosi: ogni azienda può avere in modo immediato una cartina al tornasole della propria situazione e anche delle indicazioni su quali leve utilizzare per muoversi verso il digitale.

Analizzare lo stato della digitalizzazione e utilizzare la ricerca come uno strumento di autodiagnosi per trovare il proprio percorso di uscita dalla crisi e di futuro sviluppo: per Aipem è un’opportunità che tutte le aziende dovrebbero approcciare. Ed è per questo che l’agenzia si è impegnata in un’ampia e strutturata campagna stampa che ha coinvolto tutte le testate giornalistiche del Nordest e le digital PR. Come affermato precedentemente, il mercato che ci aspetta è sempre più dipendente dal fattore digitale e le prospettive che si stanno concretizzando portano ad una articolazione di strumenti al cui centro c’è il live streaming marketing.

Il Covid ha cambiato i mercati: cambiamo modello.  

Come dichiara Be.Live infatti solo a febbraio del 2020 l’incremento dell’utilizzo del live streaming è stato del 158%: si può immaginare di quanto si sia moltiplicata ad in seguito questa percentuale.

La pandemia ha portato mutamenti irreversibili nel mondo, nei comportamenti, nelle persone e nell’utilizzo delle varie piattaforme di comunicazione digitale e social. La virtualizzazione dei rapporti, le relazioni da remoto, sono diventati elementi centrali della vita delle persone e delle aziende: una posizione che continueranno a mantenere in futuro in modo stabile.

Ninja Marketing nel suo “Trend 2021” ci ricorda che il distanziamento sociale ha accelerato l’utilizzo delle tecnologie che creano e facilitano lo spostamento digitale delle persone, delle aziende e dei processi. E questo perché nuovi processi di relazione a distanza sono delle opportunità e non un problema: infatti consentono di aumentare la competitività, risparmiando tempo e denaro.

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La pandemia ci ha cambiati.

Il lungo periodo di restrizioni ha avuto anche dei risvolti positivi, radicando nei comportamenti delle persone e delle aziende delle abitudini che si stanno rivelando dirimenti rispetto al passato.

L’annullamento delle fiere ha fatto capire a tante aziende che è possibile trovare l’alternativa delle fiere virtuali. Il blocco degli spostamenti ci ha portato verso un maggior utilizzo del live streaming marketing e degli eventi virtuali.

Tutti allineati per la ripartenza con le stesse possibilità.

È per questo che tra gli esperti internazionali sono unanimi nell’affermare che tra le tendenze del 2021 ci sarà un’affermazione ancora più forte e strutturata del live streaming mettendone le strategie al servizio del live shopping che si sta sempre più fortemente affermando.

La nuova modalità di relazione a distanza, sviluppatasi e radicatasi durante i vari lockdown, che è quella del live video, è uno strumento che oggi, alla luce della nuova mentalità digitale acquisita dalle aziende, e diventa imprescindibile in qualsiasi strategia di marketing e commerciale. Anche perché, grazie all’evoluzione tecnologica, ci si può connettere in live video da qualsiasi postazione, con qualsiasi device, entrando in un flusso di relazione produttivo, positivo, efficace.

Il risultato più straordinario di questa evoluzione è stata quella di mettere di nuovo al centro l’umanità dei rapporti: perché non ci si nasconde più dietro a oscuri meccanismi di marketing automation o algoritmi di qualche genere. Ci si mette sempre la faccia, anche se virtualmente: e questo è fondamentale per lo sviluppo di relazioni positive.

Concludendo….un “piano epocale per la nazione, per tutti.

Concludendo oggi possiamo affermare di avere due certezze: che, alla luce dei piani di sviluppo nazionali, le imprese, tutte le imprese hanno l’occasione di allinearsi con le stesse possibilità dietro alla linea immaginaria di una Safety car che a breve lascerà libera la pista per far sfrecciare lo sviluppo.

Dall’altra parte, grazie ad analisi approfondite come quella realizzata da Aipem, abbiamo la visione delle necessità delle aziende per conquistare una nuova competitività dentro a mercati digitalizzati e radicalmente modificati dal Covid.

Abbiamo una grande occasione e i mezzi per sfruttarla. Non tiriamoci indietro.

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