Paolo Molinaro
Presidente di Aipem
Nel 1975, quando nacque Aipem, avevo un desiderio chiaro: creare un’agenzia capace di comunicare con anima, non solo con tecnica.
Cercavo un simbolo che rappresentasse questa visione — qualcosa di semplice, universale, ma ricco di significato.
Scelsi una mela verde.
Non era una scelta estetica, né una moda. Era una dichiarazione d’intenti.
La mela rappresentava la curiosità, la scoperta, la tentazione di conoscere. Verde perché viva, fresca, in crescita. E la foglia, piegata come spinta dal vento, voleva suggerire movimento, trasformazione, energia.
In quegli anni la pubblicità era fatta ancora con matite, pellicole e intuizioni. Ma io ero convinto che dietro ogni immagine dovesse esserci una storia, e dietro ogni storia un’idea capace di restare nel tempo.
Quella mela non era solo un logo: era il simbolo del nostro modo di essere.
Da allora sono passati cinquant’anni, e il mondo della comunicazione è cambiato molte volte. Dalla tipografia alla televisione, dal digitale all’intelligenza artificiale.
Eppure, ogni volta che ripenso a quella mela, mi accorgo che il suo messaggio non ha mai perso forza.
Continuare a essere vitali, curiosi, pronti a cambiare. È questo che ci ha permesso di restare indipendenti e di crescere insieme alle aziende che ci hanno scelto.
Ogni volta che un cliente ci affida la sua storia, sento ancora lo stesso senso di responsabilità che provai allora: quello di chi sa che la comunicazione non è solo persuasione, ma cultura, rispetto e vita.
E forse è questo il segreto per restare fedeli a se stessi, anche dopo cinquant’anni: non smettere mai di guardare avanti con lo stupore di chi, ogni giorno, ha ancora qualcosa da raccontare.
Parliamone. Da 50 anni affianchiamo PMI e grandi aziende nello sviluppo di brand solidi e coerenti.