Smart Events: il bello degli eventi digitali

Nicola Donda

Nicola Donda 

A.d. e digital creative strategist di Aipem

Smart Events: il bello degli eventi digitali. 

È acclarato che quello degli eventi sia il settore che ha subito le più gravi ripercussioni per le restrizioni anti Covid. Ma è indubbiamente anche quello che si è dimostrato più aperto e capace di evolvere lasciandosi ispirare dalle più innovative soluzioni tecnologiche.

Giusto per contestualizzare, IlSole24Ore ci ricorda che prima del Covid il settore degli eventi contava più di 1 milione di piccoli e grandi appuntamenti l’anno organizzati, coinvolgendo quasi 570mila lavoratori con un indotto di circa 65,5 miliardi e mezzo di euro.

Inizialmente ci sono stati eventi dati per spacciati che invece si sono trasformati in altro raccogliendo l’interesse di un pubblico ancora più vasto di quello che abitualmente li seguiva. 

Dal locale ma internazionale Far East Film Festival che forse ha dimostrato al più grande Festival del Cinema di Venezia 2020 che quella della digitalizzazione era una strada percorribile, fino al Virtual GP di Formula 1 o alla prima edizione digitale della Milano Fashion Week.

 

Ecco chi l’ha fatto e ha avuto successo. 

Fra i primi, un marchio molto affermato come Pesavento, anche se non dotato delle risorse delle grandi maison della moda, ha saputo trasformare in digitale, e con grande successo, la presentazione della sua collezione proprio nel corso del lockdown. 

Anche un’azienda come Marzia Clinic, che ha fatto della cosmesi olistica il cardine del suo business, è riuscita ad emozionare un pubblico di oltre 1.000 estetiste, collegate in diretta da tutta Italia, l’essenza delle novità dei suoi prodotti altamente sostenibili e naturali.

Smart Events: ecco il bello degli eventi digitali.  

Nel corso del tempo, la situazione di emergenza che ci ha portato ad un’accelerazione della digitalizzazione, si è trasformata in una nuova normalità.  

Gli eventi digitali, o Smart Events, si sono affermati come uno strumento validissimo non solo in tempi di emergenza ma anche in quelli della quotidianità come una soluzione capace di far risparmiare tempo, risorse, denaro mantenendo (e a volte sviluppando) un’alto potenziale di empatia. 

La trasformazione digitale degli eventi può far cambiare il nostro punto di vista su ciò che è possibile fare per avvicinare nuovi clienti, stringere le relazioni con quelli già acquisiti, affermare un’immagine innovativa e competitiva della nostra azienda.

Con questi presupporti tutte le imprese si aprono infinite possibilità per valorizzare la propria attività, i propri prodotti, la capacità di risolvere problemi: tutti elementi che possono essere rivisti, modificati, migliorati in ottica digitale.

Ritorniamo un momento agli eventi fisici (fiera, meeting, congresso o altro): la cosa che più ci colpisce è la possibilità di sfruttare l’elemento emozionale derivante dall’essere in tanti, contemporaneamente, nello stesso spazio fisico. 

Un evento dal vivo ha spesso le caratteristiche di un vero e proprio rito, soprattutto se è radicato nella memoria e culturalmente condiviso.

Eravamo già virtuali e non lo sapevamo. 

Però, se ci pensiamo, alcuni degli eventi più clamorosi e coinvolgenti della nostra storia recente, sono tutti stati vissuti in forma virtuale (il digitale è arrivato dopo). 

Infatti: quanti di noi erano a Berlino il 9 novembre 1989? 

E, prima, quanti erano in Spagna l’11 luglio 1982 o ancora a Berlino il 9 luglio 2006? Poche migliaia. 

Eppure milioni erano davanti ad uno schermo: e i livelli di emozione ed adrenalina di certo non erano inferiori a quelli provati da chi era “in presenza. Anzi: grazie allo broadcasting forse erano più elevati!

Smart Events: emozioni a costi limitati. 

Oggi questo livello di partecipazione emotiva, ma anche di efficacia visto che parliamo anche di eventi aziendali, la si può ritrovare negli eventi digitali che il Covid ci ha insegnato ad apprezzare e capire un po’ di più.

La differenza è che, mentre quelli citati anche in precedenza, sono eventi di carattere planetario, i cui costi sono impressionanti (parametrati però alla quantità di pubblico) oggi, grazie alle semplificazioni introdotte dalla tecnologia digitale, siamo in grado di proporre in modo “democratico” gli eventi digitali. 

Proprio perché sono altamente customizzabili, progettabili su misura di ogni impresa, partendo dalle sue necessità e dai suoi obiettivi. Un evento online, infatti, secondo gli studi di Talkwalker, permette risparmi che arrivano fino al 75% della spesa complessiva di realizzazione: personale, la sede, l’allestimento, le spese di vitto e alloggio per i partecipanti e i costi di viaggio. 

La modularità di un evento digitale permette di partire da strumentazioni e ambientazioni semplici per arrivare a produzioni molto complesse. 

Quello che conta è la progettazione di tutto l’evento, dalla sua ideazione, alla pianificazione dei contatti con il possibile pubblico, ai percorsi per far arrivare gli spettatori ad assistere all’evento, fino all’importantissimo follow up che serve a consolidare il rapporto con ognuno dei partecipanti.

Nell’organizzazione di un evento digitale la preventiva analisi del pubblico e dei suoi comportamenti ed abitudini è fondamentale per raggiungere un target specifico, altamente interessato ai temi che gli andremo a proporre. In questo modo si massimizza l’efficacia di ogni azione.

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Prestare attenzione all’analisi.  

A questa fase occorre dedicare tutto il tempo necessario perché indirizza gli sforzi successivi, contribuendo a individuare i codici di comunicazione e gli strumenti adeguati per raggiungere e rivolgersi al proprio pubblico nel modo più efficace.

La digitalizzazione ci permette da subito anche l’espansione dei nostri piani commerciali. 

Per questo se prima una fiera di medie dimensioni aveva un ambito geografico di riferimento specifico, adesso un evento virtuale può essere pensato già da subito come internazionale.

Impegni programmabili.  

A differenza di un evento fisico inoltre, in un evento virtuale è programmabile il numero e il livello di contenuti che si possono erogare per ogni fascia di pubblico che vogliamo raggiungere. Anche in questo caso puntando a massimizzare il risultato finale, sia questo di awareness o commerciale.

Infine proviamo a riflettere: in un evento digitale qualsiasi partecipante ci permette di accedere ad una quantità di dati impressionante che possono essere utilizzare subito per ogni genere di misurazione o metrica. 

E questo è un vantaggio strategico e competitivo straordinario per affermarsi sul proprio mercato: conoscere culture, comportamenti, abitudini, percorsi di acquisto è fondamentale per eccellere in qualsiasi settore.

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